RVM PRINTS COLLECTION – EMANUELE CAMERINI #1

Emanuele Camerini | Rvm Prints Collection

Untitled #1, Livorno 2022

Dalla serie The Passenger Ship
Stampa Inkjet Fine Art su carta Hahnemuhle (stampata da Digid’A Fine Art Lab – Roma)
Dimensioni: 20 x 25 cm
Edizione aperta
Cornice (opzionale): 27 x 32 cm, legno di tiglio, passepartout bianco, base conservativa e vetro museale (realizzata da Firma – L’Aquila)

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Descrizione

Il 10 aprile del 1991, alla Stazione Livorno Radio era in corso un progetto sperimentale che prevedeva la registrazione 24 ore su 24 del canale 16 VHF, utilizzato per le comunicazioni di soccorso e di emergenza in mare.
Quella sera la RAI sta trasmettendo la semifinale di Coppa delle Coppe tra Barcellona e Juventus; le petroliere Agip Abruzzo e Agip Napoli e sei navi militarizzate americane di ritorno dalla Guerra del Golfo sono all’ancora nella rada di Livorno; un traghetto della compagnia Na.Var. Ma è appena partito in direzione di Olbia. Sul canale 16, intorno alle 22:20, una voce, in inglese, avvisa: “The passenger ship, the passenger ship… ”. Qualche minuto dopo, alle 22:25, il Moby Prince entra in collisione con l’Agip Abruzzo e sul nastro si incide per sempre il debolissimo may-day lanciato dalla nave passeggeri, che nessuno sembra aver mai ricevuto.
Delle 141 persone a bordo – tra passeggeri e membri dell’equipaggio – uno solo sopravvive.
La storia della più grande tragedia della marina civile italiana inizia da lì.
Dopo trent’anni, una lunga e controversa storia processuale, due commissioni parlamentari d’inchiesta – l’ultima, della Camera, appena conclusa – su alcuni punti si è finalmente fatta luce, ma alcune cruciali questioni non hanno ancora trovato risposta.
La storia del Moby Prince è un enorme puzzle, fatto di tanti piccoli pezzi: alcuni sono andati perduti, altri sono stati nascosti, altri ancora sepolti per anni sotto cumuli di verbali e testimonianze. È anche una storia dimenticata, liquidata con superficialità dalla narrazione ufficiale costruita nell’immediatezza dei fatti e rimossa dalla memoria di molti. Resta impressa, invece, in quella dei familiari delle 140 vittime, e di chi, come noi, crede che si debba cercarne la verità e custodirne la traccia.
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Bio artista

Emanuele Camerini (Roma, 1987) è un artista visuale che affianca al lavoro editoriale un percorso di ricerca personale concentrato su tematiche legate alla tradizione e al ricordo. Per Camerini la fotografia è uno strumento attraverso il quale declinare la propria esperienza personale, utilizzando un approccio investigativo e documentario e una narrazione intimista che scompongono la realtà circostante e rivelano scenari nuovi e nuovi immaginari. Dopo il diploma in Fotografia allo IED, frequenta il corso in Visual Storytelling presso la DMJX di Aarhus (Danimarca).
I suoi lavori sono stati esposti in festival in Italia e all’estero, tra gli altri Fotografia Europea, SI Fest, Riga Photomonth. Nel 2020, con l’opera inedita Bradbury, è tra i vincitori del bando Cantica21. Italian Contemporary Art Everywhere promosso da MAECI-DGSP / MiC-DGCC.
Nel 2021 è tra gli autori selezionati per “Eyes on Tomorrow – Giovane Fotografia Italiana nel mondo”, progetto organizzato dal MAECI con il Comune di Reggio Emilia e dedicato alla promozione internazionale delle più interessanti ricerche in corso nella scena artistica italiana attraverso una mostra diffusa che ha toccato undici città del mondo.
Ha pubblicato due libri: Notes for a silent man (2016, Witty Books) e Beginner’s Luck (2022, Giostre Edizioni). Collabora con testate nazionali ed estere quali Financial Times, The Wall Street Journal, Telegraph, ZEIT, Stern, la Repubblica.
Vive e lavora in Italia.
www.emanuelecamerini.it